Il test della scarpa running Scott Palani RC 2 BiciLive.it 3 Marzo 2021 test Articolo sponsorizzato Il brand svizzero Scott (www.scott-sports.com), nel mondo del running, è noto soprattutto nel trail e nelle obstacle race. Negli anni è stato in grado di migliorare le tecnologie che mette a disposizione degli atleti presentando scarpe sempre più leggere e performanti. In questo sviluppo non poteva mancare una scarpa ad altre prestazioni dedicata al mondo della corsa su strada, la Scott Palani RC 2. Nell’ultimo mese ho testato questa calzatura in tutte le condizioni che si possono trovare in un allenamento di corsa su strada, grazie anche ai numerosi giorni di pioggia che mi hanno regalato pozzanghere e fango in abbondanza. Alla sua seconda edizione, questa scarpa presenta tutte le caratteristiche per collocarsi a cavallo delle categorie A1 e A2 (vi invitiamo a leggere il nostro articolo dedicato alle suddivisioni tra le categorie di scarpe da running), il suo prezzo al pubblico è di 119,90 euro. Vediamo come si è comportata! Scarpa da corsa Scott Palani RC 2: caratteristiche tecniche La Scott Palani RC 2 è una scarpa dalla forte vocazione racing, lo si evince appena estratta dalla scatola, ancor prima di metterla ai piedi. Tenendo la scarpa in mano risulta subito evidente la leggerezza, non c’è nulla di superfluo. La tomaia in mesh presenta dei rinforzi stampati solo nei punti di maggior criticità e l’insieme suola/intersuola, che presenta un drop di 5 mm, già al tatto rivela la natura elastica dell’AeroFoam Infinity, una vulcanizzazione tra Eva e Pebax sviluppata per migliorare la reattività del primo riducendone il peso allo stesso tempo. Sempre con questo obiettivo in mente la scarpa Scott utilizza le tecnologie eRide e Flat Traction che hanno come obiettivo quello di indurre un appoggio più sull’avampiede e di migliorare le fasi di appoggio e spinta, limitando eventuali dispersioni. È presente una linguetta che Scott definisce “performance”, creata con l’intento di fasciare al meglio il piede migliorando così la stabilità durante la corsa e limitando eventuali sfregamenti o problematiche simili. La chiusura è deputata alle stringhe, il più classico dei sistemi ma sicuramente il più efficace. Scott Palani RC 2: caratteristiche in pillole Corsa su strada (A1/A2) Drop 5 mm (Tallone 26 mm / avampiede 21mm) AeroFoam Infinity eRide Flat Traction Tomaia in mesh Linguetta Performance Peso: 210 grammi dichiarati per il numero 42, io ho testato un 45 e ho rilevato un peso di 235 g quindi direi in linea con quanto dichiarato Prezzo: 119,90 euro Scott Palani RC 2: il test La Scott Palani RC 2 porta nel nome un piccolo tributo al mondo del Triathlon. La “Palani Road” è il celebre tratto di strada che gli atleti del mondiale Ironman imboccano dopo una lunga cavalcata sulla Queen K prima di arrivare al traguardo posto in Ali’Drive. Un riferimento che non è passato inosservato a un appassionato della triplice come me e mi ha ulteriormente incuriosito nel test di questo prodotto. Ho voluto utilizzare questa scarpa in tutte le condizioni che si possono incontrare nel corso di una preparazione atletica, dall’asfalto alle strade bianche, passando per lavori collinari, aerobici, ripetute medie e ripetute veloci. È vero che sono scarpe dichiaratamente da gara o per lavori veloci, questo non vuol dire però che siano scarpe per pochi, al contrario, potrebbero essere molto utili come seconda scarpa da utilizzare quando cerchiamo prestazioni più intense nell’arco della nostra programmazione. La calzata risulta comoda, la scarpa non necessita di forzature per essere indossata e una volta messa al piede trasmette una buona comodità, soprattutto nella parte anteriore che ha una pianta abbastanza larga e confortevole. La tomaia e la linguetta performance fasciano bene il piede senza creare compressioni sul lato o nell’area in prossimità del collo del piede. Il comportamento della Scott Palani RC 2 Una volta usciti dalla porta di casa e mossi i primi passi di riscaldamento, si percepisce molto distintamente la leggerezza e la reattività che distinguono le scarpe veloci, tuttavia non si ha mai realmente la sensazione di un impatto troppo duro con il suolo. La scarpa è comoda, si percepisce sempre una certa distanza dal terreno, aspetto che va leggermente a discapito della sensibilità, ma favorendo ampiamente la comodità, caratteristica da non sottovalutare in una scarpa che si candida ad accompagnarvi nei giorni di gara o in quelli in cui chiedete il massimo ai vostri piedi e alle vostre gambe. Questa scarpa nel complesso si dimostra versatile, ho avuto modo di provarla sia su sterrato che su asfalto, sotto la pioggia e nelle belle giornate. Ho sempre trovato la scarpa molto stabile e soprattutto ne ho apprezzato l’aderenza. A mio parere uno dei maggiori punti di forza è l’affidabilità in fase di appoggio e spinta: su tutti i tipi di terreni e in tutte le condizioni non ho mai constatato né instabilità né perdita di aderenza, questo è probabilmente merito della piattaforma eRide e della tecnologia Flat Traction che garantiscono un ottimo grip e una buona trazione. Anche la tomaia dona una buona stabilità, lo si avverte soprattutto nei cambi di direzione, correndo per le strade di Milano e divertendomi in montagnetta di San Siro, tra slalom e curve improvvisate non ho mai avvertito rischio per le mie caviglie, nemmeno in qualche appoggio azzardato. Queste le impressioni generali che si possono avvertire, andiamo ora ad analizzare il loro comportamento più nello specifico, partendo dal classico lavoro aerobico fino a portarle al limite e scoprirne la vera natura. Scott Palani RC 2: allenamento aerobico (lungo lento) Per testare una scarpa, in qualsiasi caso, è sempre bene prendere confidenza con una corsetta in cui compiere le “presentazioni di rito”, sia per capire che scarpa stiamo utilizzando sia per consentire al piede di abituarsi alla nuova calzata e viceversa. Per valutare il comportamento della Palani su questo tipo di allenamento ho effettuato delle corse di circa un’ora in progressione, partendo da un ritmo di 4:30 min/km per chiudere negli ultimi km sotto i 4 min/km. Nonostante Scott consigli questa scarpa per sostenere passi ben più elevati, devo dire che la scarpa si comporta veramente bene. Naturalmente non si apprezza particolarmente la reattività, ma il comfort e il supporto all’azione sono buoni e non ho mai riscontrato dolori ai piedi, alle ginocchia o alle anche. Su passi compresi nella finestra sopra descritta, ho affrontato anche qualche sterrato e degli allenamenti collinari e anche in questo caso la scarpa si è sempre dimostrata affidabile e non ho mai avuto dolori né si son mai presentate vesciche. Per fare un test completo ho provato le scarpe anche a una velocità superiore ai 5 min/km: sopra questi ritmi la Palani non si esprime bene e risulta poco reattiva e troppo secca per una fase di transizione di questo tipo. Considerando che Scott però consiglia questa scarpa per ritmi sostenuti, direi che quanto rilevato è perfettamente in linea con quanto la casa dichiara. Scott palani RC 2: ripetute medie Con le ripetute medie si entra decisamente nella zona d’azione delle Palani RC 2. Ho svolto questo lavoro su una distanza di 3000 metri in progressione partendo da 3:30 min/km per chiudere poco sotto i 3:20. Mi sento di dire che a queste velocità la scarpa esprime decisamente il meglio di sé, la reattività della suola è molto evidente a questo ritmo e la struttura della scarpa aiuta la cinetica di corsa incentivando l’arrivo in avampiede. Durante tutta la sessione la scarpa ha sempre lavorato correttamente ed è sempre stata molto comoda; è in grado di dare supporto all’azione e aiuta a mantenere una meccanica il più possibile corretta anche quando la fatica inizia a farsi sentire. A parer mio questo tipo di lavoro è lo sfogo naturale per l’utilizzo di queste scarpe anche per chi corre a velocità superiori, penso a chi magari fa la tradizionale corsa aerobica sopra i 5 min/km e vuole cimentarsi in ripetute più veloci, magari sui 1000 metri e provare a tenere velocità sui 4:30/4:40: questa Scott potrebbe essere un’ottima alleata per migliorare velocità, sensibilità e impostazione. Sicuramente una buona scelta per quel secondo paio di scarpe che tutti dovremmo avere ma che ancora in pochi utilizziamo. Scott Palani RC 2: ripetute brevi Restiamo sempre nel campo d’azione per cui è stata progettata questa scarpa: portando la Palani al limite né si scompone né perde di stabilità, l’unica pecca che si può trovare (volendola cercare) è un lieve ritardo di reazione quando si cerca di cambiare passo da un ritmo già sostenuto a un ritmo massimale, situazione che si può trovare all’atto pratico solo in una volata al photo finish. Questo aspetto tuttavia conferma ulteriormente l’aspetto di lieve ammonizzazione che l’AeroFoam riesce ad offrire, aspetto molto positivo in una scarpa che deve aiutare soprattutto a mantenere il vostro miglior passo per un tempo prolungato. Scott Palani RC 2: l’impiego nel triathlon Sicuramente la Palani RC 2 è un ottima candidata nelle gare di triathlon che vanno dallo sprint al mezzo Ironman: per l’utilizzo nell’Ironman è consigliabile solo per atleti che hanno una tecnica di corsa molto evoluta. Per il suo utilizzo è consigliabile sostituire le stringhe tradizionali con quelle elastiche, in modo da migliorare la rapidità in T2. La linguetta performance potrebbe essere una valida alleata per la protezione del piede dagli schizzi, non essendo in mesh ma in un materiale più strutturato sembra quasi impermeabilizzata. Io ne ho apprezzato i benefici durante le corse sotto la pioggia, soprattutto quando passavo in qualche pozzanghera, situazione che, a mio avviso, è ben riconducibile ai passaggi nelle aree ristori in cui spesso e volentieri si trovano laghi in cui si bagnano i piedi, e poter tenere il piede asciutto il più possibile migliora il comfort e diminuisce il rischio di vesciche, aiutando sicuramente la gestione di gara. Scarpe running Scott Palani RC 2 2021: conclusioni La Scott Palani RC 2 è senza dubbio una scarpa votata alle competizioni, questo non vuol dire però che sia per pochi. La sua struttura e in particolare le proprietà dell’intersuola la rendono versatile e fruibile da una fascia abbastanza ampia di runner, è una scarpa che da il meglio di sé nei lavori veloci e sulle gare su strada brevi. È adatta sia per gli atleti più evoluti che ricercano la performance pura, sia per gli amatori che si allenano con costanza e cercano una scarpa che li aiuti a gestire al meglio i lavori di ripetute o le gare. Tra i suoi pregi più grandi vi sono senza dubbio la stabilità in fase di appoggio e spinta e la comodità anche per corse lunghe, quest’ultimo è un aspetto non molto comune tra le scarpe ultraleggere. Il prezzo della scarpa di 119,90 euro è in linea con la categoria. Per maggiori informazioni sull’azienda v’invitiamo a visitare il sito scott-sports.com Se oltre al podismo la vostra passione è il triathlon v’invito a leggere il nostro articolo dedicato al catalogo bici da corsa e gravel 2021 Scott.