La distorsione alla caviglia è uno dei pochi infortuni traumatici tra i runner (triatleti e non) e il più frequente in assoluto tra gli infortuni dell’arto inferiore.

Coinvolge diverse articolazioni e legamenti. Questi ultimi vengono stirati o, nei casi peggiori, lesionati.

All’interno della capsula articolare e nei legamenti risiedono numerosi recettori propriocettivi che trasmettono “dati posturali” fondamentali per il corretto funzionamento sia dinamico che statico del complesso caviglia-piede.

Per questo motivo una distorsione, seppure lieve, non deve mai essere sottovalutata perché potrebbe portare a un’instabilità cronica e quindi un dolore sordo ma frequente, in grado da creare problemi anche durante camminate prolungate.

In più il rischio di recidive aumenta notevolmente se caviglia e piede non vengono trattati e rieducati, questo perché la posizione dell’articolazione viene viziata nel movimento verso una determinata direzione.

Un dolore alla caviglia dovuto alla distorsione

Parlando dal punto di vista biomeccanico, le numerose articolazioni del piede dopo un trauma distorsivo difficilmente ritorneranno nella loro posizione fisiologica. Oltre a un cambiamento del movimento del piede ci sarà quindi una modifica a cascata di tutte le componenti strutturali in collegamento diretto e indiretto col piede. Ginocchio, anca, bacino e colonna vertebrale risentono molto spesso di un cambiamento sull’appoggio a terra del piede.

Con la corsa questi cambiamenti vengono ulteriormente enfatizzati, portando quindi a una distribuzione errata dei vettori di forza con conseguente aumento del rischio di infortuni da sovraccarico.

Gli infortuni più comuni nella corsa sono quasi unicamente portati da un sovraccarico delle strutture articolari e muscolo-tendinee, le cause possono essere numerose ma un’alterazione della biomeccanica è un punto in comune.

Le distorsioni di caviglia sono causate da un movimento brusco del piede verso l’interno, in pronazione (inversione), oppure verso l’esterno, supinazione (eversione). La distorsione in pronazione è la più comune e quella degli esiti solitamente meno gravi, mentre negli infortuni in supinazione è possibile arrecare danni articolari seri.

Sintomi della distorsione di caviglia

Il dolore emerge immediatamente, intenso e localizzabile chiaramente nella zona malleolare che aumenta alla palpazione.

La caviglia tende a gonfiarsi in tempi brevi e la tumefazione può essere importante. Le limitazioni di movimento e senso di instabilità sono immediate, associate a dolore anche nei movimenti con il piede in scarico (non appoggiato a terra).

Il gonfiore e il colore violaceo sono spesso portati dalla rottura di una piccola arteria passante al di sopra di un legamento (segno di Robert-Jaspert) che viene interessato in caso di distorsione e può arrivare alla lesione nei casi più gravi.

Un dolore alla caviglia dovuto alla distorsione

Cosa fare in caso di distorsione alla caviglia

Come ho riportato poco sopra ci sono due tipi di distorsione: in supinazione e in pronazione. La prima cosa da fare è rivolgersi al proprio medico o nei casi più gravi in pronto soccorso, soprattutto se la distorsione è in supinazione, dove i rischi articolari sono molto più alti.

Una volta diagnosticata la distorsione ed escluse potenziali fratture o rotture dei legamenti si procede con il protocollo P.R.I.C.E.: Protection, Rest, Ice, Compression, Elevation (protezione, risposo, ghiaccio, compressione, elevazione).

La fase iniziale, quella acuta, prevede l’immobilizzazione per preservare l’integrità articolare, il riposo, l’utilizzo di ghiaccio per ridurre il dolore e gonfiore ed elevazione per favore la circolazione.

Solitamente la fase acuta ha una dura di 4-7 giorni, in base alla diagnosi medica.

In fase sub-acuta l’obiettivo è quello di iniziare a stimolare le strutture della caviglia a recuperare la mobilità, ridurre il gonfiore e il dolore.

Un ritorno progressivo alla posizione fisiologica delle strutture ossee e muscolo-tendinee è fondamentale in questa fase, così come il recupero della forza.

Immobilizzazione della caviglia per distorsione

Il fisioterapista nella fase sub-acuta è la figura più indicata per la gestione della distorsione di caviglia. Sono diverse le tecniche fisioterapiche che possono accorciare i tempi di recupero e portare la caviglia a una guarigione ottimale.

Una volta recuperata la mobilità, forza e diminuito il dolore, inizia la parte più impegnativa e attiva per il paziente: la rieducazione abbinata a un recupero della mobilità e rapporti fisiologici ossei per prevenire recidive.

Un fattore spesso sottovalutato è l’elevato rischio di recidive. Il recupero completo della caviglia non termina con l’assorbimento dell’edema (gonfiore) e la mancanza di dolore ma con una rieducazione propriocettiva della durata di diverse settimane.

Tutto ciò deve essere unito a delle manipolazioni osteopatiche per la riduzione delle alterazioni articolari.

I piedi, in posizione ortostatica (in piedi) sono i nostri unici punti di appoggio a terra: per questo motivo una loro alterazione di “funzionamento” può influenzare tutti i distretti corporei a loro collegati. Una distorsione di caviglia non curata o curata male può portare problemi a ginocchia, anca, bacino e schiena a causa di una biomeccanica non ottimale.

Per questo motivo nelle settimane successiva alla fase sub acuta è fondamentale iniziare un percorso di rieducazione abbinata a un recupero della mobilità e rapporti fisiologici ossei per prevenire recidive.

Intervento di uno specialista per risolvere la distorsione alla caviglia

L’intervento di un osteopata in questa fase è importante per una guarigione completa dall’infortunio e soprattutto per evitare recidive.

È possibile che dopo una distorsione di caviglia non siano presenti tutti i sintomi del trauma. Questo non significa che non ci siano danni articolari e/o legamentosi. Solitamente sono questi i casi trattati con superficialità ma che potrebbero rivelarsi problematici sul medio termine.

Generalmente si presentano sintomi come infiammazioni dei tendini del piede, rigidità della caviglia, gonfiore post allenamento e sensazione di instabilità.

Anche in questo caso le manipolazioni osteopatiche e un programma di allenamento propriocettivo potrebbero risolvere il problema in modo definitivo.

Distorsione alla caviglia: conclusioni

La distorsione alla caviglia è un infortunio comune che porta l’articolazione a superare i suoi range di movimento fisiologici.

Essendo il piede una struttura fondamentale tanto nella corsa come nella vita quotidiana è consigliato non sottovalutare nemmeno la distorsione più lieve e procedere immediatamente con il recupero ottimale dal trauma seguito da un periodo di rieducazione del piede per evitare future recidive.

A proposito dell'autore

Osteopata D.O., chinesiologo e tecnico FCI. Appassionato di sport individuali e gareggia in mtb dal 2006, ottenendo buoni risultati nel downhill ma partecipando a gare di ogni specialità. Socio fondatore di Promosport Racing e Boschi Sport club, due associazioni volte a seguire quelle che sono le sue idee di sport: aggregazione, divertimento e competizione.